Si registrano alcuni segnali di miglioramento presso la Casa Circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento, risultati che sembrano legati all'intervento deciso e risoluto dell'associazione QBR Onlus, in particolare grazie all'impegno della sua Vice Presidente, l'Avvocatessa Guendalina Chiesi, e del suo Fondatore.
Nonostante questi passi avanti, le criticità strutturali legate al sovraffollamento e alla carenza di personale, più volte evidenziate in passato, rimangono emergenze aperte.
L'Impatto dell'azione di QBR Onlus
L'impegno profuso da QBR Onlus ha contribuito a smuovere una situazione stagnante. In particolare, si osserva una riduzione del numero di detenuti: se fino a pochi mesi fa la popolazione carceraria superava le 400 unità, attualmente si attesta a 360 presenze (310 uomini e 50 donne).
Un altro significativo miglioramento, attribuibile alle interlocuzioni e alle pressioni esercitate dall'associazione, riguarda i turni di lavoro del personale della Polizia Penitenziaria.
Si segnala un'attenuazione dei carichi eccessivi che in passato costringevano gli agenti a turni estenuanti, anche di 12 o 24 ore consecutive.
Questo rappresenta un passo avanti fondamentale per le condizioni lavorative degli operatori.
Sovraffollamento: Un problema ancora lontano dalla soluzione
Nonostante la diminuzione dei detenuti ottenuta anche grazie all'azione di QBR Onlus, l'istituto di contrada “Petrusa” continua a operare ben oltre la sua capienza regolamentare, fissata a 300 posti.
I 360 detenuti attuali confermano un indice di sovraffollamento ancora elevato.
Questa condizione, che impatta negativamente sulla vivibilità degli spazi e sulla gestione quotidiana, resta una delle principali sfide irrisolte per il carcere di Agrigento, un problema cronico su cui si è già ampiamente discusso [come evidenziato in questo nostro precedente articolo - clicca qui per leggere.
Carenza di personale: L'emergenza continua
Parallelamente, l'azione pur meritoria dell'Associazione non ha potuto, da sola, risolvere la grave e persistente carenza di personale della Polizia Penitenziaria. L'organico effettivo conta poco più di 200 unità, un numero insufficiente rispetto alle 236 unità previste dalla pianta organica ufficiale.
La mancanza cronica di agenti continua a rappresentare un ostacolo significativo per la sicurezza interna, le attività trattamentali e la sorveglianza generale, confermando una criticità strutturale già ampiamente documentata [approfondita qui - clicca qui per leggere] e che richiede interventi a livello Ministeriale.
Prospettive future: Necessari interventi strutturali
L'intervento dell'Avv. Chiesi e di QBR Onlus ha dimostrato come un'azione mirata possa portare a miglioramenti tangibili.
Tuttavia, per risolvere definitivamente le radicate problematiche del carcere di Agrigento, sono necessari interventi strutturali e risorse adeguate.
L'annunciato arrivo di nuovi agenti è un segnale atteso, ma resta da valutare se sarà sufficiente a colmare il divario esistente e a garantire standard operativi e condizioni detentive accettabili nel lungo periodo.
La strada per riportare l'Istituto a condizioni ottimali appare ancora lunga e necessita di un impegno costante a tutti i livelli.