Un sistema al collasso: sovraffollamento e degrado senza fine
La situazione all'interno della Casa circondariale "Di Lorenzo" di Agrigento è ormai fuori controllo.
Durante una recente visita ispettiva, la deputata del Partito Democratico Giovanna Iacono ha denunciato ancora una volta il grave stato di sovraffollamento, carenze strutturali e condizioni inaccettabili sia per i detenuti che per il personale della Polizia Penitenziaria.
Numeri alla mano, i dati sono allarmanti: 363 persone recluse in un carcere progettato per ospitarne al massimo 280.
Un sovraffollamento che non solo viola ogni principio di dignità umana, ma rende impossibile garantire condizioni di vita minime e il rispetto dei diritti fondamentali.
Un carcere che affonda tra carenze e disperazione
"Ho riscontrato le stesse problematiche strutturali e organizzative della scorsa estate", ha dichiarato la deputata Iacono"
"La direzione della struttura non ha i mezzi per affrontare l'emergenza, e la situazione per detenuti e personale è ormai al limite della sopportazione".
Le criticità sono molteplici:
- Condizioni igienico-sanitarie disastrose: celle con muffa, infiltrazioni e impianti fatiscenti.
- Mancanza di risorse umane e materiali: il personale di Polizia Penitenziaria è ridotto all'osso e costretto a turni massacranti.
- Servizi essenziali insufficienti: l'acqua calda arriva a intermittenza e le cure mediche sono inadeguate.
Un ambiente degradato e opprimente che esaspera il disagio psicologico dei detenuti.
Aumentano i casi di autolesionismo e tentativi di suicidio, segnale evidente di una condizione di abbandono e disperazione.
Una vergogna per un Paese civile
Il carcere di Agrigento non è un caso isolato, ma rappresenta un'emergenza nazionale ignorata dalle istituzioni.
Il sovraffollamento, la carenza di personale e l'assenza di risorse sono problemi che affliggono l'intero sistema penitenziario Italiano, rendendolo inadeguato alla funzione rieducativa che la Costituzione gli attribuisce.
È inaccettabile che nel 2025 uno Stato democratico tolleri condizioni così disumane all'interno delle proprie carceri.
Servono interventi immediati: più risorse, più personale e una riforma strutturale del sistema penitenziario.
Fino a quando le istituzioni continueranno a ignorare questa vergogna?