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Strage silenziosa nelle carceri Italiane: malasanità e suicidi, uno scandalo ignorato

2 marzo 2025 di
Strage silenziosa nelle carceri Italiane: malasanità e suicidi, uno scandalo ignorato
Ramy

STRAGE NELLE CARCERI: MALASANITÀ, DISAGIO E MORTI ANNUNCIATE

Le carceri Italiane sono diventate un inferno di sofferenza e abbandono. 
Nel solo 2024, i numeri dei decessi dietro le sbarre  hanno raggiunto livelli allarmanti: 246 morti, di cui 90 suicidi
In Calabria, la situazione è drammatica: la casa circondariale di Siano a Catanzaro detiene il triste primato per il maggior numero di tentativi di suicidio tra i detenuti.

L'inizio del 2025 ha confermato l’emergenza: nelle prigioni calabresi, il nuovo anno si è aperto con due suicidi in appena 24 ore nella casa circondariale di Paola
Un detenuto tunisino di 40 anni è stato trovato impiccato nella cella d'isolamento, mentre un impiegato amministrativo di 48 anni, anch'egli detenuto, si è tolto la vita nella palestra comune. Questi drammi sono solo la punta di un iceberg di disperazione e incuria.

IL FALLIMENTO DEL SISTEMA CARCERARIO

Le condizioni dei detenuti sono inaccettabili. 
Sovraffollamento, malasanità e una totale assenza di tutele trasformano le carceri Italiane in vere e proprie trappole mortali
La Calabria conta 10 case circondariali, 2 case di reclusione, 2 REMS per misure di sicurezza e un Istituto Penale per Minorenni
Tuttavia, dietro questi numeri si nasconde una realtà ben più cruda: celle stracolme e un sistema sanitario al collasso.

L'associazione Antigone ha denunciato più volte una carenza gravissima di medici all'interno degli istituti penitenziari calabresi. 
«Molti rifiutano di lavorare in carcere – afferma Perla Arianna Allegri, referente di Antigone Calabria – e chi rimane è sommerso di lavoro, costretto a colmare il vuoto lasciato dagli altri».

I detenuti non ricevono cure adeguate, anche in presenza di patologie gravi. 
La sanità penitenziaria è diventata un settore dimenticato, in cui le vite vengono sacrificate nell’indifferenza generale.

UNO SCANDALO IGNORATO DALLE ISTITUZIONI

Di fronte a questi numeri spaventosi, lo Stato rimane inerte
La situazione nelle carceri Italiane rappresenta una violazione sistematica dei diritti umani, una vergogna di cui nessuno vuole assumersi la responsabilità. 
Ogni suicidio, ogni decesso per negligenza, è una condanna a morte inflitta dall’indifferenza delle istituzioni.

Fino a quando le carceri Italiane resteranno luoghi di tortura e disperazione, la responsabilità morale e politica ricadrà su chi sceglie di non vedere.


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