È fatto noto che la Corte dei Conti ha ufficialmente decretato il fallimento del Piano Carceri.
Quali sono state le risposte politiche della maggioranza alla delibera inviata direttamente al ministro Nordio?
Il primo a replicare è stato proprio il nostro ministro della giustizia che ,sognando la California, dice: "Servono spazi più che fondi.
I fondi possiamo anche trovarli e l'Italia non è la California o l'Arizona dove puoi installare 500 moduli al mese.
Qui da noi per rimuovere all'interno di Regina Coeli una porta abbiamo avuto il veto delle Belle Arti, perché sono elementi vincolati.
Questo spiega quanto sia difficile erigere o anche solo modificare le strutture esistenti però ce la stiamo mettendo tutta.
Non possedendo spazi stiamo pensando ad edifici compatibili come vecchie caserme dismesse o anche altri edifici ".
Il fallimento ufficiale e la replica del Ministro Nordio
La replica di Nordio è paradossalmente a mio parere, una conferma ulteriore al fatto che il Piano Carceri sia irrealizzabile, certo non lo dici a chiare lettere ma basta saper leggere tra le righe e apparirà chiara la scelta di dilapidare soldi pubblici (non sono mai stati i fondi a mancare dice Nordio ndr) che potrebbero essere invece ben impiegati per servizi essenziali quali la Sanità o l'istruzione ma che invece saranno sacrificati al solo scopo di tenere buoni gli elettori.
Le contradizioni nelle Risposte Politiche e i dati
La presidente Meloni dice che uno stato civile non diminuisce il numero dei reati per evitare il sovraffollamento ma adegua il numero dei posti disponibili al numero di detenuti.
Ma se non si è stati in grado di realizzare in 15 anni interventi già finanziati come si può avere la pretesa di risolvere la questione in poco più di un anno?
Come mai se i posti da adeguare sono 15.000 è stato previsto un aumento di soli 400 posti?
Perché il nostro governo accusa tutti (autori di reato, giudici, precedenti governi) ma evita di rendere noto che sotto la guida degli attuali governanti si è passati da 54.000 detenuti a circa 62.000 nonostante il numero di reati commessi sia diminuito rispetto agli anni precedenti?
Carceri: Condizioni 'fuorilegge' e il rischio di violazione Costituzionale
Va detto che la Corte Costituzionale non si limita a contestare il sovraffollamento ma parla in generale di condizioni detentive fuorilegge come può quindi una maggioranza che ha come slogan il rispetto della legge essere essa stessa criminale perché viola la Legge per eccellenza ossia la Costituzione?
Questi sono solo alcuni dei quesiti cui le autorità politiche dovrebbero approfondire e risolvere ma ne sono certa avremo come risposta i soliti silenzi.
Perché umanizzare carceri e pena: Una necessità giuridica e sociale
Voglio concludere questo mio approfondimento ricordando A voi lettori perché da un punto di vista giuridico è necessario umanizzare le carceri e la pena:
• se il condannato percepisce la propria pena come ingiusta non parteciperà all'opera di rieducazione anzi si sentirà tradito dalla società;
• i luoghi di detenzione devono essere sicure puliti e rispettosi della dignità per evitare trattamenti degradanti;
• offrire ai reclusi opportunità di: istruzione, formazione professionale, lavoro, il contatto coi familiari consentirà loro di rientrare nella società riscattati dalla detenzione e con una visione critica rispetto alla vita precedente;
• un percorso di ri-socializzazione con accesso a misure alternative riduce la recidiva
• migliorare le condizioni di vita dei detenuti offrendo loro un'alimentazione sana, servizi sanitari adeguati, spazi idonei riduce gli atti di autolesionismo.
Se la società investisse in queste che dovrebbero essere delle linee guida basilari guadagnerebbe una comunità non solo più sicura ma soprattutto più giusta.
Criminologa Fabiana De Carluccio