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PESTAGGI IN CARCERE: L’OMBRA DELLA VIOLENZA ISTITUZIONALE

Un detenuto denuncia abusi: la giustizia farà il suo dovere?
1 marzo 2025 di
PESTAGGI IN CARCERE: L’OMBRA DELLA VIOLENZA ISTITUZIONALE
Ramy

 

VIOLENZA DI STATO DIETRO LE SBARRE

Ancora una volta, emergono orrori e violenze nel sistema penitenziario italiano. 
Un ex detenuto, oggi uomo libero, ha raccontato in procura il pestaggio brutale subito durante la rivolta del marzo 2020 nel carcere di Modena. 
Il suo riconoscimento del presunto aggressore è stato immediato e senza esitazioni: ha indicato un agente di polizia penitenziaria, proveniente da un’altra sede.

Un’accusa gravissima, che getta ombre inquietanti su un sistema che dovrebbe garantire sicurezza, ma che invece si trasforma in un’arena di soprusi.

UN RACCONTO DI ORRORE E IMPUNITÀ

L’uomo ha dichiarato di non aver preso parte ai disordini, ma di essere stato comunque ammanettato, scaraventato a terra e selvaggiamente picchiato.

Calci, pugni e bastonate gli hanno procurato lesioni documentate nei referti medici. 
Le prove esistono, ma lo Stato avrà il coraggio di ammettere le proprie colpe?

UNA GIUSTIZIA CHE ESITA: NUOVE INDAGINI SULLA STRAGE DEL 2020

La denuncia dell’ex detenuto ha aperto un nuovo capitolo nell’inchiesta sui “fatti del Sant’Anna” e si aggiunge alle segnalazioni di altri abusi subiti dai carcerati. 
Si tratta di un caso isolato o di una prassi consolidata?

Il Gip, invece di archiviare, ha ordinato ulteriori indagini, lasciando intendere che il quadro sia tutt’altro che chiaro. 
Troppe ombre, troppe omissioni.

CHI PAGHERÀ PER QUESTE VIOLENZE?

L’Italia non può più permettersi di chiudere gli occhi di fronte a queste barbarie. 
Ogni abuso impunito è un colpo mortale alla credibilità della giustizia.

Le carceri non devono essere luoghi di tortura, ma strumenti di riabilitazione. 
Eppure, la realtà dimostra l’opposto: chi dovrebbe garantire l’ordine si trasforma nel carnefice.

Lo Stato, questa volta, avrà il coraggio di portare i colpevoli davanti alla giustizia? 
O lascerà che anche questa storia finisca nel silenzio?


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