Quante volte dinanzi a fatti di cronaca raccapriccianti abbiamo ascoltato frasi del tipo ci vorrebbe la pena di morte?
È facile percepire come per la società la pena coincide col carcere nella sua accezione più terribile terribile, neppure le misure alternative che pure prevedono una compressione della libertà personale sono intese come tali.
La pena di morte in Italia: Un diritto abolito dalla Costituzione
Nonostante sia auspichi un ritorno al passato la pena di morte in Italia è stata abolita definitivamente con l'entrata in vigore della costituzione il primo gennaio del 1948.
Fra i motivi che hanno sostenuto tale decisione vanno ricordati :
• la necessità di tutelare la vita;
• la pena capitale non ha un valore deterrente;
• un errore giudiziario può uccidere un innocente.
"Morte per pena": La dura realtà delle carceri Italiane
Nonostante questa grande lezione di civiltà del post fascismo oggi la sola detenzione così come prevista dalla costituzione non è considerato un metodo di espiazione valido o sufficiente ed è così che nel nostro bel paese viene esercitata la morte per pena.
Sono morti per pene condannati all'ergastolo ostativo, coloro cui il carcere toglie ogni speranza di vita tanto da considerare come unica via di fuga il suicidio male che tra l'altro affligge anche la polizia penitenziaria, coloro cui è negato il diritto alla salute.
l'Italia è stata più volte condannata dalla CEDU per violazione dell'articolo 3 della convenzione Europea ossia per tortura e trattamenti inumani e degradanti.
L'ultima condanna che c'è stata inflitta è dovuta alla "perdurante applicazione del regime del 41 bis ai danni del novantenne Morabito affetto da morbo di Alzheimer".
Di norma il ministro della giustizia dovrebbe dare immediato ottemperanza alla pronuncia sovranazionale ma incredibilmente da via Arenula tutto tace.
È evidente come il ministro Nordio voglio scaricare sui giudici della corte di Cassazione questo fardello, lavandosene le mani e accontentando così le genti come un novello Ponzio Pilato.
Nel frattempo un altro condannato illustre rischia di perdere la vista nell'indifferenza generale si tratta di Pino Rogoli fondatore della sacra Corona unita.
Tre anni fa l'uomo fu operato all'occhio destro a causa di una cataratta da allora non è stato più sottoposto a controlli medici pur lamentando dolore e offuscamento della vista all'occhio sinistro.
Da suo legale sono state documentate richieste inevase da molti anni tanto che la moglie di rogoli è stata costretta a presentare una denuncia presso tutte le autorità competenti.
È indegno di un paese che ha voglia di definirsi civile negare cure mediche ad un detenuto. Il 41 bis così come affermato dalla CEDU e dalla corte Costituzionale dovrebbe essere un modello di detenzione differenziato ma non uno strumento di tortura e di vendetta, rendere cieco Rogoli ci costerà l'ennesima condanna agli occhi dell'Europa e non renderà la nostra nazione più sicuro ma solo più disumana.
La proposta di indultino: Un atto di clemenza in nome dell'umanità
Come sostenere la proposta di indultino di Nessuno Tocchi Caino
Sul mio canale tik tok (troverete il link per accedervi in basso, Ndr) molto interesse ha suscitato la proposta di Nessuno Tocchi Caino ( https://www.nessunotocchicaino.it/) affinché il governo conceda un anno di involtino in onore di Papa Francesco.
Il Papa che ci ha lasciato da poco, come suo primo atto ufficiale ha abolito all'interno dello stato Vaticano l'ergastolo e nel corso del suo pontificato ha lavato i piedi ai detenuti, ha aperto l'anno giubilare in carcere, ad ogni visita svolta all'interno di un penitenziario si chiedeva perché loro e non io?
Dinanzi a tanti appelli rimasti inascoltati e alla sua eredità spirituale credo che il governo abbia il dovere morale di onorare la sua memoria con un atto di clemenza.
Sono consapevole che l'indultino sarà una strada da percorrere lungo e tortuosa ma nonostante tutto ho deciso di sostenere Rita Bernardini e nessuno tocchi Caino (di cui per onestà vi dico di fare parte).
Affinché con un simbolico giorno di sciopero della fame si possano scuotere le coscienze.
Il digiuno consiste nell'assunzione di molti liquidi e di tre cappuccini in sostituzione dei pasti principali.
Rita Bernardini ha accolto l'apertura della maggioranza di governo verso la proposta di liberazione anticipata speciale con la sospensione dello sciopero ma allo stesso tempo ha rivolto una appello a tutti noi affinché la lotta continui.
Chiunque voglia aderire può sostenere l'iniziativa o seguire le istruzioni sul sito ufficiale di Nessuno Tocchi Caino o in alternativa può contattarmi sul mio canale tik tok fornendomi nome cognome città di residenza giorno di sciopero ed email (la Dott.ssa può anche essere contattata alla sua pagina su questo sito cliccando su questo link: https://www.liberazioneanticipata.it/dottssa-fabiana-de-carluccio, tramite il modulo presente nella sua pagina).