Il carcere di Bellizzi Irpino ad Avellino diventa il palcoscenico di una tragedia annunciata e vergognosa.
È inaccettabile che, ancora una volta, si registrino decessi all’interno di una struttura in cui la vita dei detenuti è costantemente messa a rischio dalla negligenza delle autorità.
I fatti sono clamorosi: ieri si sono verificati due suicidi, mentre oggi un uomo è morto per abbandono, portando il bilancio a 3 morti in sole 24 ore.
Questa situazione drammatica non può essere ignorata.
Dal principio del 2025 si contano già 25 decessi per suicidio accertati, un numero che denuncia una vera e propria mattanza istituzionalizzata.
È imperativo riconoscere la responsabilità incolmabile del Governo e degli amministratori, che con le loro inadempienze, hanno condotto a una gestione sanitariamente e moralmente fallimentare.
Gli eventi di Avellino sono solo l'ultimo tassello di un sistema che non sa garantire neanche il diritto alla vita ai detenuti, altro che diritti umani !
Le carenze strutturali e organizzative, accompagnate da una gestione sanitaria inadeguata, sono la prova inequivocabile della volontà di chi governa di ignorare il dolore e la sofferenza di chi è già ai margini.
È giunto il momento di agire: indulto e amnistia sono indispensabili per fermare questa piaga, per porre fine a una politica che ha trasformato le carceri in luoghi di morte e abbandono.
Ogni decesso all’interno di questi istituti è una sconfitta per l’intera società e un’ulteriore macchia sulla coscienza del nostro Stato e dei nostri governanti.