L'Osservatorio Nazionale delle Carceri dell'AIGA, istituito per mantenere un'attenzione continua su questo tema, evidenzia problemi strutturali: le carceri rimangono luoghi in cui i detenuti sono spesso lasciati in isolamento.
La nostra proposta è quella di trasformarle in una sorta di "città" che offra opportunità di attività educative, professionali e sociali, poiché l'obiettivo primario della pena dovrebbe essere sempre riabilitativo.
Lo ha affermato Carlo Foglieni, presidente nazionale dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA), nel corso della conclusione del Consiglio Direttivo Nazionale dedicato al tema dei Diritti Fondamentali, dal titolo "Il coraggio di essere umani", che si è svolto a Cosenza con la partecipazione di oltre 250 avvocati provenienti da tutta Italia il 21 e 22 febbraio.
"La Calabria – ha ancora commentato Foglieni – è una delle regioni storiche della nostra associazione.
La questione dei Diritti Fondamentali è particolarmente significativa in questo momento storico; l'abbiamo scelta per lanciare un messaggio, inaugurando di fatto l'anno di AIGA all'insegna dei valori umani".
Tornando all'emergenza carceri, Foglieni ha sottolineato: "Un altro tema centrale è quello dei detenuti tossicodipendenti, che costituiscono circa il 30% della popolazione totale: abbiamo bisogno di percorsi che garantiscano il diritto alla cura e al reinserimento sociale, bilanciando sempre il bisogno di pena con quello di riabilitazione.
Un aspetto importante è legato anche ai detenuti stranieri, molti dei quali sono senzatetto che scontano una pena in carcere semplicemente per mancanza di alternative.
L'AIGA intende proporre all'ANCI l'esame delle strutture disponibili nei comuni che potrebbero ospitarli.
Inoltre, chiediamo il rafforzamento del sistema giudiziario di vigilanza: quando le procedure sono lente, il sovraffollamento delle carceri diventa inevitabile; e l'implementazione della telemedicina nelle carceri per fornire servizi sanitari direttamente all'interno delle strutture penitenziarie".