La situazione all'interno del carcere minorile ha raggiunto un punto critico, simile a quello della struttura di Dozza, con un sovraffollamento che ha un forte impatto sia sui detenuti che sul personale.
Attualmente, ci sono oltre 58 giovani detenuti ospitati in una struttura progettata per ospitare meno di 40 persone.
Questo tema pressante è stato evidenziato dal sindacato Fp Cgil, che sottolinea come gli operatori sanitari che operano all'interno dell'istituto siano sotto costante pressione, minacciati e incapaci di garantire la salute dei detenuti o la loro stessa sicurezza.
Questa situazione è condivisa dagli agenti Penitenziari, che hanno anche a che fare con turni estenuanti e mancanza di risorse.
Gli operatori sanitari in servizio nella struttura minorile sono perennemente sotto stress e minacce, simili a quelle vissute nel carcere di Dozza a Bologna.
"È inaccettabile far ricadere sulle spalle dei lavoratori il peso delle decisioni governative, indipendentemente dalle loro divise, abbandonando al loro destino quelli che lavorano sul campo", afferma Marco Pasquini, segretario generale di Fp Cgil. Il sindacato chiede un'azione immediata da parte delle autorità e sollecita la Direzione Ausl a fornire un sostegno tangibile al personale sanitario che lavora nelle strutture penitenziarie.
Il carcere minorile di Bologna sta affrontando una crisi caratterizzata da sovraffollamento e minacce rivolte al personale sanitario.
24 febbraio 2025
di
Ramy