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Ecatombe in carcere a Trieste il secondo suicidio di oggi !

In un contesto di abbandono statale, 25 detenuti hanno perso la vita in carcere nel 2025, due soltanto oggi!
23 marzo 2025 di
Ecatombe in carcere a Trieste il secondo suicidio di oggi !
L R


È con profonda indignazione che annunciamo il nuovo e sconvolgente episodio di morte nel sistema penitenziario. 
Un detenuto egiziano di 28 anni, senza fissa dimora, arrestato per il furto di uno zainetto in un bar – questo punto va ribadito con forza – ha scelto di porre fine alla propria vita nel carcere di Trieste.

Questo tragico evento segna il 25° suicidio in carcere dal 2025, il secondo solo oggi (l'articolo lo trovate qui) e testimonia un fallimento sistemico che va ben oltre la mera gestione carceraria. Dopo aver tentato disperatamente, giovedì, di impiccarsi per sottrarsi a un ambiente disumano e crudele, il giovane è stato trasferito in ospedale, dove ha concluso la sua vita in maniera irreversibile.

Inaccettabile e vergognosa è la situazione: il carcere di Trieste, attualmente affollato al 169%, è solo uno dei tanti esempi di un sistema che, tra indifferenza statale e false rassicurazioni dei parlamentari, trasforma le prigioni in veri e propri campi di morte. 
I nostri rappresentanti, accecati da retoriche sterili e interessi discutibili, sembrano accontentarsi di soluzioni miopi, giustificando ogni giorno l’aumento dell’isolamento, senza affrontare le reali problematiche che affliggono un sistema già al collasso.

Le parole dell’Avvocato Gianpaolo Catanzariti, che denuncia questa vera e propria mattanza di Stato, risuonano come un monito a tutti noi: è inaccettabile che la vita umana venga sacrificata in nome di una burocrazia cieca e di un sistema giudiziario che, spesso, si traveste da giustizia mentre in realtà è complice di un’epoca di violenza e di indifferenza assoluta.

Il silenzio e la complicità dei poteri forti devono essere messi a nudo. 

È ora di chiedere risposte concrete e di denunciare pubblicamente le responsabilità di chi, con decisioni e mancate azioni, continua a contribuire a queste tragedie.  

La morte di questo giovane è un segnale inequivocabile: il sistema carcerario, nella sua attuale forma, è una macchina disumana che, con una politica di isolamento e abbandono, continua a mietere vittime senza pietà.

  • Ringraziamo giustiziere16 per la segnalazione su tiktok

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