Il sistema carcerario italiano è ormai in stato di collasso.
Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e attualmente detenuto per traffico di influenze al carcere di Rebibbia, ha recentemente lanciato un appello disperato, denunciando la totale inosservanza delle leggi da parte dei tribunali di vigilanza.
In una lettera al quotidiano Il Tempo, Alemanno espone con fermezza la crisi disastrosa delle carceri, che, secondo lui, viola apertamente i principi costituzionali.
La Denuncia di un Ex Interno
Alemanno, che ha vissuto in prima persona le condizioni insostenibili del sistema penitenziario, critica aspramente il panorama politico attuale.
- "I tribunali di vigilanza stanno ignorando le leggi": questo grido di denuncia evidenzia come l'inerzia giudiziaria perpetui un sistema disumano.
- L'ex sindaco, pur provenendo da una posizione "privilegiata" interna al sistema, denuncia una realtà che nel dibattito pubblico italiano è stata troppo a lungo ignorata.
Violazioni dei Principi Costituzionali
Alemanno afferma che la situazione carceraria è "insostenibile e contraria ai principi costituzionali".
- In particolare, sottolinea la violazione dell'articolo 37 della Costituzione, che stabilisce che le punizioni non devono consistere in trattamenti contrari alla dignità umana.
- Tale mancato rispetto dei valori fondamentali è inaccettabile e mette in luce un fallimento sistemico che colpisce tutti gli aspetti della giustizia penale.
Il Populismo Penale e la Doppia Misura
Secondo Alemanno, il sistema penitenziario è contaminato da un populismo penale che si nutre della falsa idea di proteggere la sicurezza dei cittadini.
- Questo approccio ignora il fatto che i detenuti, ormai "resi incapaci di causare danni", vengono trattati in modo disumano, mentre i veri criminali in libertà continuano a eludere l'azione legale.
- La politica attuale, spinta da una retorica semplicistica e punitivista, finisce per trasformare il sistema in una macchina di ingiustizia e violenza istituzionale.
Un Appello Urgente alla Riforma
La denuncia di Gianni Alemanno non è solo un grido d'allarme, ma un appello urgente a riformare un sistema che sacrifica la dignità umana e viola i principi costituzionali.
È tempo di un intervento deciso: basta ignorare le leggi, basta alimentare il populismo penale!
Solo una vera riforma del sistema carcerario potrà garantire giustizia e umanità, tutelando non solo i diritti dei detenuti, ma anche l'integrità del nostro ordinamento.