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Carceri e Ddl Sicurezza: L'Ipocrisia del Governo Sotto Accusa

Un incontro sterile a Palazzo Chigi evidenzia l'indifferenza governativa verso i veri problemi del sistema carcerario.
6 marzo 2025 di
Carceri e Ddl Sicurezza: L'Ipocrisia del Governo Sotto Accusa
L R

Il Governo Sotto Accusa: Incontro Fallimentare e Politiche Inadeguate

In un clima di profonda indignazione, l’incontro di un’ora svoltosi a Palazzo Chigi ha messo in luce il totale fallimento del piano governativo. 
Gli Avvocati Penalisti, rappresentati dal presidente dell’Unione delle camere Penali Italiane (Ucpi) Francesco Petrelli, hanno denunciato la totale mancanza di convergenza su temi cruciali come i suicidi in cella e il sovraffollamento carcerario.

Critiche Senza Mezze Misure

Durante il confronto, è emerso come le proposte governative, tra cui il recupero edilizio per ampliare le carceri, siano inaffidabili e incapaci di risolvere le reali criticità del sistema.

Francesco Petrelli ha sottolineato con tono aspro che il problema non può essere risolto semplicemente aumentando gli spazi, una misura che non solo non favorisce il recupero dei detenuti ma addirittura incentiva la recidiva
Le soluzioni proposte si basano su una visione "carcerocentrica", priva di prospettive risocializzanti, e tradiscono una gestione disumana della giustizia penale.

Il Ddl Sicurezza: Una Minaccia per i Diritti Costituzionali

Il Governo prosegue imperterrito con il ddl Sicurezza, attualmente in discussione al Senato, senza considerare le gravi violazioni del diritto penale liberale e le contraddizioni con i principi della nostra Costituzione.

Petrelli ha evidenziato come questo provvedimento, con l’introduzione di 15 nuovi reati, rischi di aggravare ulteriormente una situazione già fuori controllo, portando il sistema carcerario verso un caos irreversibile. 
I numeri preoccupanti, che testimoniano un sovraffollamento da tempo ingestibile e condizioni disumane, fanno emergere la mancanza di una politica penitenziaria veramente riformista.

Un Appello all’Azione

L’incontro a Palazzo Chigi non ha prodotto alcun passo avanti, ma ha acceso i riflettori su una crisi strutturale. 
Gli Avvocati Penalisti denunciano un governo che, con la sua strategia miopemente incentrata sull’ampliamento degli spazi e sulla repressione, ignora le esigenze fondamentali di un sistema penitenziario che necessita di una profonda riforma risocializzante.

Il silenzio e l’intransigenza del piano governativo, simbolizzati anche dalla fredda determinazione della premier Meloni, rappresentano un duro attacco a chi invece lotta per il rispetto dei diritti e per una giustizia che non abbandoni i più vulnerabili.

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