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Carcere di Asti: Sovraffollamento Estremo e Assoluta Negligenza

Una denuncia schietta contro un sistema penitenziario che abbandona i detenuti e ignora le norme umane.
5 marzo 2025 di
Carcere di Asti: Sovraffollamento Estremo e Assoluta Negligenza
L R

Carcere di Asti: Un Incubo Umanitario sotto l'Ombra della Negligenza Istituzionale

Il Carcere di Asti è divenuto il simbolo di un abbandono istituzionale senza precedenti. 
Con un tasso di sovraffollamento al 120% e una drammatica carenza di personale di polizia penitenziaria, la struttura si trasforma in una trappola disumana, dove il rispetto per i diritti fondamentali viene calpestato ogni giorno.

Condizioni Disumane e Denuncia Senza Filtri

Le condizioni al carcere sono inaccettabili: 248 detenuti imprigionati in una struttura destinata a 207 posti
Nonostante il dato resti inferiore alla media nazionale del 132%, la realtà di Asti è altrettanto vergognosa.

Elisabetta Zamparutti, tesoriere di Nessuno Tocchi Caino, ha denunciato aspramente la situazione definendola una "cattedrale nel deserto, scollegata dai trasporti". Questa immagine cruda mette in luce il totale disinteresse istituzionale per i detenuti.

Carenza di Personale: Sicurezza e Controllo in Crisi

L'organico teorico prevede 167 agenti, ma la realtà parla chiaro: solo 109 sono in servizio, di cui 24 assegnati ad attività non operative (unità cinofile e traduzioni). 
In particolare, il ruolo degli Ispettori è drammaticamente ridotto: da 17 previsti, ne sono presenti soltanto 2. 
Questo deficit minaccia la sicurezza interna e rende il carcere un ambiente in cui l'ordine è solo un'illusione.

Crisi Sanitaria e Psicologica: Un Abbandono Totale

Le gravi carenze si estendono anche al settore sanitario e psicologico:

  • Assenza di un geriatra e mancanza di farmaci essenziali, costringendo i detenuti ad acquistare personalmente prodotti come aspirina e tachipirina.
  • La mancanza di uno psicologo nei momenti cruciali del primo ingresso aggrava ulteriormente lo stato mentale degli internati.

Violazione dei Diritti Umani e Spazi Inadeguati

Non si tratta solo di numeri: il carcere ignora completamente le normative sui diritti umani. 
Celle che dovrebbero garantire almeno tre metri quadri per detenuto non rispettano tali standard, costringendo due persone a condividere spazi angusti. 
Inoltre, la gestione dei permessi è un ulteriore segnale di disfunzione: solo 4-5 detenuti su 225 riescono ad accedere a uscite o attività formative, aumentando il senso di isolamento e abbandono.

Il Carcere di Asti rappresenta un clamoroso esempio di disumanità e negligenza istituzionale
Un sistema che, affidandosi esclusivamente al diritto penale per affrontare problemi sociali complessi, ha fallito nel garantire la sicurezza e la dignità dei detenuti. 
La denuncia di Nessuno Tocchi Caino è un grido d'allarme: è necessario un intervento urgente per riformare il sistema penitenziario e ripristinare il rispetto dei diritti umani.

Questo articolo è una denuncia implacabile contro un sistema carcerario che abbandona i più deboli, lasciando i detenuti a subire le conseguenze di un sovraffollamento e di una mancanza di personale inaccettabili.


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