Roma 19 Febbraio 2025
Con 113 suicidi dall'inizio del 2024, il sistema penitenziario si conferma una macchina di morte che le autorità fingono di non vedere.
Di fronte a questa emergenza umanitaria, i Penalisti Reggiani hanno deciso di astenersi dalle udienze e da ogni attività giudiziaria per due giorni.
"È una strage di Stato", accusa senza mezzi termini Luigi Scarcella, presidente della Camera Penale di Reggio Emilia.
Anche nella casa circondariale della città si è registrata una morte sospetta, sulla quale è stata aperta un’indagine.
Ma indipendentemente dalle cause, ogni decesso in carcere è la diretta conseguenza di un sistema disumano, che annienta le persone invece di rieducarle.
La condizione delle carceri Italiane è nota da anni: sovraffollamento cronico, strutture fatiscenti, carenza di personale e totale assenza di politiche efficaci per il reinserimento sociale.
Nel carcere di Reggio Emilia il tasso di sovraffollamento ha raggiunto il 127%, eppure si tratta di uno dei dati più "bassi" in Emilia-Romagna.
Di fronte a questa realtà, il governo cosa fa?
Aumenta i posti di detenzione, alimentando il problema invece di risolverlo.
Non è questo il punto.
Serve ridurre la popolazione carceraria e migliorare le condizioni degli istituti, soprattutto in termini di personale.
Se la pena deve tendere alla rieducazione, i detenuti non devono essere spinti al suicidio, incalza Scarcella.
Le responsabilità politiche sono chiare: mentre la situazione esplode, il governo e la politica, immersi in un populismo giudiziario senza freni, si limitano a introdurre nuovi reati e inasprire le pene, anziché affrontare la vera questione.
La soluzione esiste e si chiama riforma della giustizia, misure alternative alla detenzione, rafforzamento del personale penitenziario e provvedimenti di clemenza come amnistia e indulto. Ma chi è al potere preferisce ignorare il problema, condannando centinaia di persone alla disperazione e alla morte.
Fino a quando le istituzioni resteranno a guardare?
Quanto sangue dovrà ancora essere versato prima che questa vergogna venga fermata?