Un silenzio assordante e criminale: La protesta dell'artista Agatina Arena dal Carcere di Brucoli

Noi di LiberazioneAnticipata.it raccogliamo e diffondiamo con forza e indignazione la protesta di Agatina Arena, artista e sorella del detenuto Agatino Assunto Arena, rinchiuso nella casa circondariale di Augusta, meglio conosciuta come il carcere di Brucoli. 
Le sue parole, cariche di rabbia e disperazione, squarciano il velo di omertà che troppo spesso avvolge le nostre prigioni, rivelando un quadro di presunti abusi sistematici e inaccettabili.

Abusi, rapporti falsi e diritti negati: L'orrore raccontato da Agata Arena

"Ci rimetto di nuovo la mia faccia!", esordisce Agata Arena, visibilmente scossa ma determinata. La sua denuncia è un pugno nello stomaco: nel carcere di Brucoli si consumerebbero abusi continui ai danni dei detenuti. 
Si parla di rapporti disciplinari inflitti senza un reale consiglio di disciplina, basati su presunti "mancati rientri" che, secondo la testimonianza, sarebbero completamente falsi.

"Dove sono i giornalisti? Perché non si stanno interpellando?", urla Agata, chiamando in causa un'informazione che sembra voltare la testa dall'altra parte. 
L'appello è disperato: "Dovete intervenire ora! 
Mio fratello Agatino Assunto Arena sta facendo lo sciopero della fame insieme ad altri detenuti!". Si parla di circa 80 detenuti che starebbero subendo questi trattamenti inumani.

Agatino Assunto Arena, rischia seriamente a causa del protrarsi del suo sciopero della fame

È una vergogna! È una vergogna che la legge, che dovrebbe essere uguale per tutti, venga palesemente calpestata. "La legge se la stanno facendo a modo loro, facendo degli abusi", denuncia Agata. 
Persino i permessi e la liberazione anticipata vengono sistematicamente rigettati anche per chi ha pene minime e sarebbe prossimo all'uscita, tra due o sei mesi. 
"Non stiamo parlando di reati di mafia o di assassini, stiamo parlando di minimi reati!".

"C'è una scarsa direzione": L'accusa al personale del carcere e al Magistrato di Sorveglianza

La denuncia di Agata Arena si fa ancora più specifica e circostanziata. 
Parla di una "scarsa direzione" all'interno del carcere di Brucoli. 
Il magistrato di sorveglianza e il comandante, chiamati dai detenuti, non si presenterebbero, lasciando i reclusi in balia di un sistema che sembra mirare al maltrattamento piuttosto che alla rieducazione.

"A chi li controlla quelli che stanno facendo là dentro?", si chiede amaramente. 
I carceri dovrebbero essere luoghi di esempio, volti a indirizzare i detenuti verso una buona strada, non a maltrattarli con abusi psicologici e fisici.

Telecamere rotte? Una scusa inaccettabile per coprire gli abusi su Agatino Assunto Arena e gli Altri

Un dettaglio inquietante emerge dalla denuncia: le telecamere interne al carcere sarebbero rotte. "Come mai queste telecamere non le state prendendo? 
Come mai ci state dicendo ai cristiani che le telecamere dentro il carcere sono rotte?". 
Una domanda che suona come un'accusa gravissima: si tratta di una negligenza o di un tentativo deliberato di nascondere la verità? 
Come si può giustificare un "mancato rientro" se non ci sono prove video?

"Voi ci scrivete 'mancato rientro', ci fate i rapporti, e poi dite che le telecamere non le avete? Allora scusa, come li vedete questi mancati rientri se le telecamere sono sfasciate?". 
La rabbia di Agata è palpabile: "Dovete prendere le telecamere! Non ci accollate queste cose ai detenuti che non sono vere, per non farli uscire!".

L'Appello determinato di Agata Arena: "Fate la rivoluzione! intervenite subito!"

Agata Arena non si arrende e chiama a raccolta tutte le famiglie dei detenuti: "Ci dobbiamo interpellare, ci dobbiamo riunire! Dobbiamo fare la rivoluzione! 
Non si fanno queste cose!". 
Le restrizioni, afferma con veemenza, andrebbero applicate a chi commette reati efferati, non a chi sta per scontare la propria pena per reati minori.

"Chi deve pagare è giusto che paghi, ci mancherebbe. Ma quando finiscono le pene, che devono uscire, è giusto che gli toccano di diritto!".

LiberazioneAnticipata.it si unisce con forza all'appello di Agata Arena. 
Chiediamo un intervento immediato e risolutivo da parte delle Istituzioni competenti: il Ministero della Giustizia, il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, la Procura. 
È necessario fare luce su quanto accade nel carcere di Brucoli, verificare ogni singola accusa, e garantire che i diritti di Agatino Assunto Arena e di tutti gli altri detenuti siano rispettati. 
Non possiamo permettere che il silenzio e l'indifferenza diventino complici di abusi e ingiustizie.

I giornalisti devono intervenire! Andate a vedere cosa accade nel carcere di Brucoli, ad Augusta! 
È ora di rompere il muro di gomma e pretendere risposte. 
La dignità umana non può essere sospesa dietro le sbarre.

ATTENZIONE: LiberazioneAnticipata.it avverte che, in assenza di una risposta chiara e concreta da parte delle istituzioni, verrà organizzata dal Fondatore ALEX una manifestazione di protesta direttamente davanti ai cancelli del carcere di Brucoli. 
Non resteremo a guardare.

Per informazioni e per aderire alla mobilitazione, potete contattare Alex di LiberazioneAnticipata.it che si occuperà dell'organizzazione della manifestazione cliccando qui in basso per accedere al suo profilo TikTok: