La tradizione del giovedì Santo tra gli ultimi
Papa Francesco ha trascorso parte del pomeriggio del Giovedì Santo presso la casa circondariale di Regina Coeli a Roma.
Questa visita si inserisce nella consuetudine del Pontefice di dedicare questo giorno significativo a persone che vivono situazioni di difficoltà, ribadendo la sua costante attenzione verso le periferie esistenziali e il mondo delle carceri.
Già nel 2018, Francesco aveva scelto lo stesso Istituto per celebrare la Messa in Coena Domini.
Un incontro di vicinanza e preghiera
Accolto dalla direttrice Claudia Clementi e dal personale alle 14:55, il Papa ha incontrato circa 70 detenuti di varie nazionalità.
Durante l'incontro, ha espresso con chiarezza il suo desiderio di prossimità, pur non potendo compiere il tradizionale gesto della lavanda dei piedi.
“A me piace fare tutti gli anni quello che ha fatto Gesù il Giovedì Santo, la lavanda dei piedi, in carcere”, ha affermato, aggiungendo: “Quest’anno non posso farlo, ma posso e voglio essere vicino a voi, prego per voi e per le vostre famiglie”.
Queste parole evidenziano come, nonostante le note condizioni di salute che possono limitare alcune attività, il pensiero e l'impegno del Papa rimangano fermamente rivolti ai più fragili, in particolare alla popolazione carceraria.
Gesti personali e riflessioni profonde
Dopo un momento di preghiera comunitaria, concluso con la recita del Padre Nostro e la benedizione, Papa Francesco ha dedicato tempo a salutare individualmente ciascun detenuto presente nella Rotonda, un segno tangibile della sua vicinanza personale.
All'uscita dal carcere, avvenuta senza i supporti per l'ossigeno talvolta utilizzati, il Pontefice ha condiviso con i giornalisti una riflessione significativa sul senso di queste visite: "Ogni volta che entro in un posto come questo mi domando perché loro e non io".
La sua partenza è stata accompagnata dalle voci dei detenuti che dalle celle gridavano "Francesco Francesco" e "Libertà Libertà".
Un impegno costante nonostante le sfide
La scelta di recarsi a Regina Coeli, dopo aver celebrato in mattinata la Messa del Crisma in Vaticano, sottolinea ancora una volta la priorità che Papa Francesco accorda all'incontro con gli "ultimi".
Il suo impegno verso chi vive ai margini, come i detenuti, prosegue con determinazione, rappresentando un punto fermo del suo pontificato, indipendentemente dalle sfide poste dalla sua salute.