Nordio e la Maggioranza: Il Nulla di Fatto dopo l’Incontro in Via Arenula
Mentre nelle carceri Italiane si consuma una tragedia senza precedenti, il Governo preferisce mantenere un basso profilo e discutere di riforme costituzionali che potrebbero non vedere la luce per anni.
90 suicidi nel 2024 non sono bastati a innescare una risposta concreta: la priorità resta la separazione delle carriere, la riforma del Csm e le intercettazioni, mentre chi muore nelle celle resta un dato di cronaca.
Una Riunione che Resta Sulla Carta: Il Tempo Scorre, le Vite si Perdono
Dopo l’incontro tra Carlo Nordio e i capigruppo della maggioranza, il comunicato ufficiale parla di una «riunione proficua».
Ma proficua per chi? Per i detenuti che continuano a togliersi la vita?
Per il personale penitenziario sempre più sotto pressione?
Si è ribadita la priorità delle riforme giudiziarie, ignorando che la vera urgenza è il collasso del sistema carcerario.
Mentre il Governo Discute, i Suicidi Aumentano
Le carceri italiane si trovano in una situazione esplosiva, ma il Ministro della Giustizia invita alla prudenza.
Prudenza davanti a una crisi umanitaria?
Se un detenuto si suicida ogni quattro giorni, cosa c’è da attendere?
L’aumento della polizia penitenziaria, unico provvedimento concreto finora adottato, non previene la disperazione e non affronta le cause profonde del problema.
Tagli al personale sanitario e psicologico, sovraffollamento e condizioni disumane sono le vere ragioni di questa strage silenziosa.
La Giustizia usata come Arma Politica: Il Governo Cammina sul Filo del Rasoio
Nordio sa bene che il dibattito sulla giustizia è una bomba a orologeria.
Ogni sentenza scomoda può innescare polemiche contro la Magistratura e alimentare tensioni tra potere esecutivo e giudiziario. Il vero timore è che il referendum sulla separazione delle carriere diventi un giudizio sull’intero governo, proprio come accadde a Matteo Renzi nel 2016. La prudenza di Nordio non è dettata da senso di responsabilità, ma dalla paura di un boomerang politico.
Quando il Governo Deciderà di Agire?
Il problema è chiaro: la politica resta ferma mentre le carceri implodono.
Mentre il governo si concentra sulla geografia giudiziaria e sulla prescrizione, nelle celle Italiane si continua a morire nell’indifferenza generale.
Ogni giorno di ritardo è un giorno perso per fermare questa tragedia.
La vera domanda è: quanto tempo dovrà ancora passare prima che qualcuno si assuma la responsabilità di intervenire davvero?