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Marassi: Il Disastro del Ministero della Giustizia nell’Edilizia Penitenziaria

Fallimenti, Ritardi e Promesse Infrante nel "Lavoro" del Ministero per il Ricollocamento del Carcere di Marassi
4 marzo 2025 di
Marassi: Il Disastro del Ministero della Giustizia nell’Edilizia Penitenziaria
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l Ministero della Giustizia, in collaborazione con il Ministero per lo Sport e i Giovani, il Commissario straordinario all’edilizia penitenziaria, la Presidenza della Regione Liguria e il Sindaco pro-tempore di Genova, Pietro Piciocchi, annuncia con tono ufficiale che “stanno fattivamente lavorando” per inserire il carcere di Marassi nell’aggiornamento semestrale del Piano del Commissario. 
Tuttavia, dietro queste dichiarazioni vaghe e autoritarie si cela un disastro annunciato: un sistema penitenziario abbandonato, mal gestito e caratterizzato da una burocrazia inefficiente che ha trasformato il ricollocamento del carcere in una parodia di intervento.

Un Piano Straordinario? Più un ritardo Cronico e un’inaccettabile Mancanza di Impegno

In un’epoca in cui la sicurezza e il rispetto dei diritti umani dovrebbero costituire il cardine del sistema penitenziario, il “lavoro” del Ministero della Giustizia risulta del tutto inadeguato e superficiale. 
L’annuncio del cosiddetto aggiornamento semestrale del Piano del Commissario è un pugno nello stomaco per chi osserva da tempo la stagnazione e la negligenza nelle infrastrutture penitenziarie.

Il carcere di Marassi, simbolo delle crisi strutturali e della mancanza di investimenti reali, continua a essere gestito con una burocrazia lenta e inefficiente, che si limita a “parole vuote” e promesse irrealizzabili. 
I responsabili, piuttosto che impegnarsi concretamente per modernizzare e rendere sicure le strutture, optano per misure meramente apparenti che non fanno altro che ritardare l’inevitabile disastro.

Responsabilità e Denunce: Un Sistema Inaccettabile

Il Ministero della Giustizia deve essere chiamato a rispondere per il suo operato vergognoso e la totale mancanza di concretezza nell’affrontare le gravi carenze edilizie del carcere di Marassi. 
La situazione attuale, segnata da sovraffollamento, infrastrutture degradate e una gestione disorganizzata, è il risultato di un disinteresse cronico e di una burocrazia inabile a garantire interventi urgenti e risolutivi.

È inaccettabile che in una struttura così critica, dove la vita e la sicurezza di detenuti e operatori sono a rischio, si assistano a ritardi e a un piano che, invece di risolvere i problemi, si configura come una parodia del vero lavoro necessario. 
Le autorità, con la loro retorica vuota e il loro approccio superficiale, tradiscono la fiducia dei cittadini e dei lavoratori che, giorno dopo giorno, subiscono le conseguenze di questo fallimento strutturale.

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