L'inserimento lavorativo rappresenta un elemento cruciale per il reinserimento sociale delle persone detenute.
Questo tema è stato al centro di un convegno tenutosi a Verona il 2 aprile, volto a sensibilizzare il mondo imprenditoriale e la società civile sui benefici derivanti dall'assunzione di carcerati.
I vantaggi dell'assunzione di detenuti
L'evento, patrocinato dal Comune di Verona e ospitato nella sede del Banco Bpm, è stato organizzato dalla onlus Ateneo Veneto.
L'obiettivo principale era creare un ponte tra la realtà carceraria e il mondo delle imprese, illustrando i vantaggi fiscali e contributivi previsti dalla normativa per chi sceglie di offrire un'opportunità lavorativa a persone in stato di detenzione.
Come sottolineato dall'assessora alla sicurezza di Verona, Stefania Zivelonghi, si tratta di unire "l'utile al giusto", generando benefici che si estendono all'intera collettività.
Riduzione della recidiva: Dati concreti
Un dato significativo, riportato durante l'incontro dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, evidenzia l'efficacia del lavoro nel contrastare la recidiva.
Mentre il 70% dei detenuti torna in carcere dopo aver scontato una pena, la percentuale crolla drasticamente tra chi ha avuto un impiego durante la detenzione: il 98% di questi ultimi, una volta libero, non commette nuovi reati.
L'assessora Zivelonghi ha applicato queste percentuali alla situazione specifica della casa circondariale di Montorio a Verona: "Nell'ipotesi che trovassimo un lavoro per tutti i detenuti, potremmo aver solo poco più del 30% degli attuali detenuti... Avremmo quindi risolto il problema del sovraffollamento e di molti altri temi connessi".
Un appello alla responsabilità della comunità
Stefania Zivelonghi ha inoltre evidenziato l'importanza di un approccio condiviso, menzionando l'istituzione di un tavolo tecnico che coinvolge la direzione del carcere, la camera penale, il garante dei detenuti e il terzo settore.
"Occuparsi del carcere è una responsabilità anche della comunità, sia per motivi etici che per motivi utilitaristici", ha affermato.
Per un imprenditore, assumere un detenuto non significa solo accedere ad agevolazioni normative.
Significa anche contribuire attivamente al reinserimento sociale di una persona e di conseguenza, creare valore per la società.
È quindi fondamentale, secondo l'assessora, "creare e diffondere consapevolezza in questa direzione". Il lavoro si conferma così come "elemento fondante" per restituire una prospettiva futura a chi ha scontato una pena.