Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha rivisitato il tema delle carceri e sembra aver finalmente proposto una soluzione (?) all'annoso problema del sovraffollamento nelle strutture penitenziarie italiane.
Dopo anni di discussioni in merito, il Ministro sembra aver abbracciato il concetto di carceri modulari prefabbricate, progettate con standard moderni per garantire sicurezza e dignità ai detenuti.
Questo metodo di costruzione, già implementato con successo in vari paesi Europei, si è dimostrato un mezzo rapido, economico ed efficiente per aumentare la capacità delle strutture di detenzione senza le lunghe tempistiche associate alla costruzione tradizionale.
La prima struttura a beneficiare di questo innovativo approccio costruttivo è prevista essere il carcere di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone.
Il progetto, inizialmente avviato anni fa ma in fase di stallo a causa di ricorsi amministrativi e ostacoli burocratici, sta ora guadagnando slancio grazie alla decisione di Nordio di utilizzare moduli prefabbricati.
Si prevede che questa strategia garantirà una significativa riduzione dei tempi di costruzione, evitando così ulteriori sprechi di risorse pubbliche nell'affrontare l'urgente problema del sovraffollamento.
L'iniziativa si inserisce nel più ampio "Piano nazionale per l'incremento della capacità di detenzione e la costruzione di nuovi alloggi per il personale della Polizia Penitenziaria", volto a rendere più efficiente e umano il sistema penitenziario Italiano.
Per accelerare ulteriormente il processo, Nordio ha introdotto la figura di un Commissario Straordinario, con il compito di snellire le procedure e ridurre la burocrazia per garantire un'azione tempestiva ed efficace.