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Carcere, il Garante dei detenuti scrive a Nordio: “Serve una legge per garantire il diritto all’affettività sancito dalla Consulta”

22 febbraio 2025 di
Carcere, il Garante dei detenuti scrive a Nordio: “Serve una legge per garantire il diritto all’affettività sancito dalla Consulta”
Ramy

Il Garante nazionale delle persone private della libertà ha inviato nei giorni scorsi una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio per “conoscere quali misure di rango legislativo e regolamentare” voglia adottare per dar seguito alla sentenza della Corte costituzionale a tutela del diritto all’affettività delle persone detenute, pronunciata ormai oltre un anno fa. Accogliendo il ricorso di un detenuto nel carcere di Terni, la Consulta aveva affermato il diritto della persona ristretta possa svolgere i colloqui con il coniuge o il convivente senza il controllo a vista del personale di custodia, quando non ci siano ragioni giuridiche o di sicurezza. E aveva ipotizzato la creazione “unità abitative” all’interno degli istituti dove poter esercitare il diritto all’affettività in “un ambiente di tipo domestico“.

Un anno dopo, però, il principio affermato dai giudici costituzionali è rimasto sulla carta: nel carcere di Padova un progetto già pronto è stato bloccato dal ministero, mentre il tavolo di lavoro istituito presso il Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, non ha portato a nulla. A supplire all’inerzia sono arrivate alcune decisioni dei magistrati di Sorveglianza, che hanno autorizzato rapporti sessuali senza la sorveglianza degli agenti, intimando agli istituti di pena di attrezzarsi. 

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