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BOMBA CARCERI: Pinelli e La Russa APRONO Davvero alla Liberazione Anticipata Speciale! La Verità che NESSUNO ti Dice!

Clamoroso! Il Vicepresidente del CSM Pinelli e il Presidente del Senato La Russa sembrano cedere sul sovraffollamento carcerario, parlando di liberazione anticipata.
16 maggio 2025 di
BOMBA CARCERI: Pinelli e La Russa APRONO Davvero alla Liberazione Anticipata Speciale! La Verità che NESSUNO ti Dice!
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Le recenti dichiarazioni di Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, e di Ignazio La Russa, Presidente del Senato, hanno riacceso un barlume di speranza in chi attende da tempo misure concrete contro il drammatico sovraffollamento carcerario. 
Si parla di "svolta", di "apertura" alla liberazione anticipata speciale. 
Ma noi di liberazioneanticipata.it abbiamo un obbligo morale, specialmente perché alcuni di noi conoscono il carcere dall'interno: essere trasparenti e onesti, senza illudere nessuno. 
Per questo, dobbiamo smorzare gli entusiasmi e analizzare i fatti con lucidità: quella che sembra una porta aperta, rischia di essere l'ennesimo specchietto per le allodole.

Le "aperture" di Pinelli e La Russa: Un déjà-vu pericoloso?

Durante un convegno dal titolo emblematico "Per un gesto di clemenza nelle carceri", il vicepresidente del CSM Fabio Pinelli ha affermato che "il sovraffollamento carcerario lede la dignità della persona" e che una soluzione potrebbe essere potenziare la liberazione anticipata, portandola da 45 giorni a 60 o addirittura 90 giorni a semestre in fase emergenziale. 
A fargli eco, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, che si è detto pronto a convocare l'onorevole Roberto Giachetti per discutere la sua proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale, sottolineando che "la situazione di sofferenza delle carceri non è né di destra, né di sinistra".

Parole che suonano come musica per le orecchie di molti, tanto che Rita Bernardini dei Radicali ha sospeso il suo sciopero della fame. 
Ma è fondamentale chiedersi: quanto c'è di concreto dietro questi annunci?

La storia insegna: La proposta Giachetti e i "NO" dimenticati

Ricordiamo bene l'ottima proposta dell'onorevole Roberto Giachetti, che mirava proprio a introdurre una liberazione anticipata speciale per affrontare l'emergenza. 
Cosa accadde allora? 
Dopo almeno cinque rinvii che trascinarono la discussione fino a luglio scorso (luglio 2024, ndr), fu proprio Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni e dello stesso Ignazio La Russa, a esprimere un netto e categorico "NO" a ogni misura deflattiva, compresa la liberazione anticipata speciale.

E non furono i soli. Votarono negativamente anche:

  • Forza Italia, che pure in un precedente proclamo si era detta favorevole (a dimostrazione della volatilità di certe dichiarazioni).
  • La Lega, coerente con la sua linea rigorista.
  • Persino il Movimento 5 Stelle, il partito che si definisce "del popolo", si oppose fermamente.

A seguito di questa bocciatura, la proposta Giachetti è tornata inspiegabilmente alla Consulta, una mossa che molti hanno interpretato come un ulteriore tentativo di perdere tempo. 
Dunque, perché dovremmo credere che oggi, con gli stessi attori politici al governo, le cose possano cambiare radicalmente?

Il peso reale delle dichiarazioni: Tra nomine e coerenza politica

L'apertura dell'Avv. Pinelli va contestualizzata: egli è Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ma la sua nomina è avvenuta grazie al sostegno determinante di Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni. 
Con tutto il rispetto per la sua figura, sorge spontaneo chiedersi quanto la sua "apertura" possa realmente influenzare le decisioni di un Governo che ha finora mostrato tutt'altra direzione. 
La sua posizione, in questo contesto, rischia di valere "quanto la briscola a mazze", come si suol dire.

Quanto a La Russa, il suo ruolo istituzionale imporrebbe terzietà, ma è impossibile dimenticare la sua appartenenza politica e le posizioni storiche del suo partito sulle tematiche della giustizia e delle carceri.

Dietro i proclami, la cruda realtà: Suicidi e censura strisciante

Mentre si discute e si proclama, nelle carceri italiane si continua a morire. 
I numeri sono agghiaccianti e testimoniano un'emergenza umanitaria che non può essere ignorata:

  • Almeno 20 detenuti si sono tolti la vita tra luglio e dicembre 2024 ( proprio dopo la bocciatura della proposta "Giacchetti"
  • Altri 32 esseri umani hanno compiuto gesti estremi tra gennaio 2025 e oggi, 16 maggio 2026.

Questi sono i dati ufficiali, ma da tempo ci giungono segnalazioni preoccupanti di presunti suicidi che sembrerebbero essere censurati dagli organi di stampa. 
Ci siamo attivati per capire cosa stia realmente accadendo, perché il silenzio su queste tragedie è intollerabile. 

Ogni vita persa è una sconfitta per lo Stato e un monito all'urgenza di interventi veri, non di parole.

La linea del Governo Meloni-Salvini: Promesse elettorali vs. emergenza reale

Non possiamo dimenticare le innumerevoli dichiarazioni della Premier Giorgia Meloni e del suo Vicepremier Matteo Salvini, che hanno sempre ribadito la loro contrarietà a misure come indulti, amnistie o significativi sconti di pena generalizzati, spesso etichettandoli come "svuota-carceri" dannosi per la sicurezza
L'attuale operato del governo, focalizzato su un approccio securitario e sull'inasprimento delle pene per alcuni reati, appare in netta contraddizione con la possibilità di un'autentica apertura a misure deflattive strutturali.

Siamo di fronte a un bivio: o si continua con proclami volti a placare momentaneamente le coscienze e le pressioni, oppure si affronta con coraggio la realtà, ammettendo che l'attuale sistema è al collasso e necessita di riforme coraggiose, anche impopolari. Purtroppo, i segnali non vanno in questa seconda direzione.

La misteriosa denuncia sull'Art. 40 c.p.: Un atto concreto o fumo negli occhi?

Ricordiamo che, dopo il voto negativo sulla liberazione anticipata speciale dello scorso anno, ci fu la "passerella mediatica" di Roberto Giachetti e Rita Bernardini, i quali annunciarono (o almeno così ci venne detto) di aver denunciato il Ministro della Giustizia e il Governo per la presunta violazione dell'articolo 40 del Codice Penale
Tale articolo stabilisce che "non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo", riferendosi alla responsabilità per non aver agito per prevenire danni o pericoli quando si ha l'obbligo giuridico di farlo.

Una denuncia gravissima, (se confermata). 

Ma cosa è successo dopo? 
Nulla, il silenzio più assoluto. 
È stata realmente depositata questa denuncia? 
Noi di liberazioneanticipata.it non abbiamo mai visto alcuna copia protocollata e, francamente, nutriamo forti perplessità sulla sua effettiva presentazione e sulle reali intenzioni dietro quell'annuncio.

Il nostro impegno: Non creare false illusioni, ma offrire verità

Noi di liberazioneanticipata.it non siamo un giornale tradizionale. 
Non guadagniamo nulla pubblicando articoli acchiappa-clic, o meglio acchiappa abbonamenti.
Non vendiamo nulla. 
Il nostro unico obiettivo è offrire informazione corretta e trasparente, specialmente a chi vive sulla propria pelle o su quella dei propri cari la durezza del carcere.

Abbiamo l'obbligo morale di non alimentare false speranze. 
Sappiamo bene come i detenuti e le loro famiglie si aggrappino a ogni spiraglio, e come la delusione successiva possa essere devastante, portando a gesti estremi che hanno ripercussioni gravissime solo su chi li compie.

Per questo, invitiamo tutti, soprattutto chi è recluso, a NON CADERE NELLA DISPERAZIONE e a NON COMPIERE ATTI IRREPARABILI a seguito di notizie che, analizzate a fondo, si rivelano prive di fondamento concreto.

La nostra filosofia è chiara: se e quando ci sarà qualcosa di realmente fondato e concreto (cosa che, allo stato attuale, riteniamo altamente improbabile, ma mai dire mai), saremo i primi a scriverlo nero su bianco, spiegandone i motivi e la portata. 
Ma questo, purtroppo, NON È QUESTO IL CASO. 
Le recenti dichiarazioni, pur apprezzabili nelle intenzioni apparenti, si scontrano con una realtà politica e storica che suggerisce estrema cautela. 
Continueremo a monitorare, analizzare e informare, con l'onestà che ci contraddistingue.

Seguirà video esplicativo del nostro Responsabile Area Stampa il Prof. De Feo. 
andatelo a visionare sul suo link tik tok cliccando sul bottoncino di TIK TOK 


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