Countdown Manifestazione
Mancano
00gg 00h 00min
alla Manifestazione!
Passa al contenuto

Allarme rosso carceri: Taser e repressione totale, il Governo scatena l'offensiva sui diritti

È imperativo comprendere la portata devastante di quanto sta accadendo. La visita di esponenti della Lega al carcere di Busto Arsizio non è un evento isolato o un teatrino politico: è la manifestazione plastica di una strategia governativa precisa e pericolosissima, volta a instaurare un regime di controllo e repressione totale all'interno delle mura carcerarie, con implicazioni che vanno ben oltre.
28 aprile 2025 di
Allarme rosso carceri: Taser e repressione totale, il Governo scatena l'offensiva sui diritti
L R

Non promesse ma minacce concrete: Taser e bodycam per annientare i diritti

Quando la Lega, per bocca dei suoi parlamentari Tovaglieri e Candiani, invoca Taser e bodycam come risposta a un'aggressione, non sta facendo campagna elettorale. Sta annunciando l'introduzione di strumenti di coercizione fisica e sorveglianza capillare che cambieranno radicalmente la dinamica del potere all'interno degli Istituti penitenziari. 
L'obiettivo non è la "tutela" degli Agenti – lasciati soli ad affrontare condizioni insostenibili – ma soffocare sul nascere qualsiasi forma di protesta o resistenza, anche la più pacifica.

Questo si inserisce perfettamente in un quadro normativo che si sta facendo sempre più cupo. 
Abbiamo già assistito a interventi legislativi, come quelli contenuti nel pacchetto Sicurezza o in decreti come quello voluto da Nordio, che hanno criminalizzato pesantemente le proteste passive dei detenuti, equiparandole di fatto ad atti di violenza. 
L'introduzione di Taser e bodycam è il passo successivo, logico e terrificante, di questa escalation repressiva.

La deliberata ignoranza delle cause: Reprimere invece di risolvere

Mentre si affilano gli strumenti della repressione, le cause profonde del disastro carcerario vengono scientemente ignorate. 
Il sovraffollamento disumano, la carenza cronica e drammatica di personale (sia agenti che educatori e personale sanitario), la gestione fallimentare dei detenuti con problemi psichiatrici: tutto questo viene relegato a sfondo, a problema secondario.

Citare l'alta presenza di stranieri è il solito, infame diversivo per alimentare razzismo e distogliere l'attenzione dalle responsabilità politiche
Parlare di "nuove carceri" o "revisione delle procedure" senza un piano concreto e immediato è pura melina per prendere tempo, mentre l'unica risposta tangibile che viene messa sul tavolo è quella della forza bruta e del controllo tecnologico. 
È una scelta politica precisa: reprimere i sintomi anziché curare la malattia.

Un pericolo imminente per tutti: Oggi i detenuti, domani...?

Ciò che sta avvenendo nelle carceri è un campanello d'allarme assordante per l'intera società. 
Un governo che sceglie la via della repressione sistematica contro la parte più vulnerabile della popolazione sta testando strumenti e logiche che, storicamente, tendono a espandersi
L'erosione dei diritti inizia sempre dai margini, per poi intaccare progressivamente il tessuto democratico nel suo complesso.

Le "soluzioni" proposte dalla Lega a Busto Arsizio non sono soluzioni, sono l'anticamera di un futuro più buio, dove il dissenso è equiparato a crimine e la risposta dello Stato è sempre più violenta e invasiva. 
È fondamentale denunciare con forza questa deriva prima che sia troppo tardi. 
La gravità della situazione non può essere sottovalutata.

Commenti