Un Sistema Disumano e Inaccettabile
Le testimonianze raccolte dal maxi-processo al carcere di Santa Maria Capua Vetere evidenziano una realtà agghiacciante.
In un contesto in cui il sovraffollamento e le condizioni degradanti sono all’ordine del giorno, gli agenti della Polizia Penitenziaria – incaricati di proteggere la vita e la dignità dei detenuti – continuano a sbagliare, gettando benzina sul fuoco e irrigidendo ulteriormente un clima già esplosivo.
Lo Stato, con la sua indifferenza, si rende complice di abusi vergognosi, dove la repressione violenta produce l'effetto opposto a quello desiderato.
Testimonianza Scioccante: La Voce di Vincenzo Chiarolanza
Nel corso del processo, il testimone Vincenzo Chiarolanza ha raccontato il dramma vissuto il 6 aprile 2020:
- “Detenuto picchiato perché nero, cieco fatto cadere dal letto”: queste parole illustrano la brutalità degli episodi di tortura, dove anche le persone più vulnerabili vengono colpite senza pietà.
- Maschere e caschi: gli agenti, il cui volto era nascosto da mascherine e caschi, hanno agito nell'oscurità, rendendo impossibile l'identificazione dei responsabili.
- La paura del trasferimento: Chiarolanza ha scelto di non denunciare per timore di essere trasferito, una misura che testimonia la repressione istituzionale e l'inefficacia di un sistema che punisce chi tenta di alzare la voce.
Indifferenza Istituzionale: Un Silenzio che Colpisce
È inammissibile che, nonostante la gravità degli abusi, le istituzioni continuino a girare la faccia dall'altra parte:
- Lo Stato ignora le violenze: anziché intervenire per fermare questi comportamenti, lo Stato alimenta una cultura della repressione che non solo fallisce nel proteggere, ma commette reati gravissimi.
- Agenti incompetenti: chi dovrebbe essere garante della sicurezza agisce con violenza sconsiderata, dimostrando una totale mancanza di formazione e un disprezzo per i principi fondamentali della giustizia e dell'umanità.
La Repressione che Distrugge
Ma questi agenti sanno davvero fare il loro lavoro?
Nessuno sembra avergli spiegato che la repressione violenta produce effetti contrari a quelli desiderati.
Invece di calmare le acque, aumentano il livello di tensione, creando un circolo vizioso di violenze e abusi che porta alla commissione di azioni vergognose e moralmente riprovevoli.
Un Urgente Appello alla Giustizia
È ora di denunciare questo sistema disumano.
La morte e le sofferenze nei carceri non possono più essere ignorate.
Chiediamo un intervento immediato: una rivoluzione nella formazione degli agenti, il rispetto dei diritti umani e una presa di responsabilità da parte dello Stato.
La giustizia per i detenuti è una questione di dignità e moralità.
È inaccettabile che chi dovrebbe proteggere finisce per distruggere, e il nostro sistema deve essere riformato urgentemente.