Il 10 marzo, nel carcere di Secondigliano a Napoli, si è svolto un incontro che ha portato luce e speranza tra i detenuti.
In un clima di positività e dialogo, Fiammetta Borsellino, figlia del leggendario Giudice Paolo Borsellino, ha offerto il suo contributo per un futuro migliore.
Un Incontro Carico di Significato
Durante le due ore di colloquio, l’incontro ha visto un dialogo intenso e commovente, in cui la storia personale e familiare di Fiammetta ha trasmesso un messaggio di resilienza.
Raccontando le vicende del padre, cresciuto nei quartieri popolari della Kalsa di Palermo, ha sottolineato come la cultura possa essere un potente strumento contro la mentalità mafiosa.
La Visione della Comunità di Sant'Egidio
Questo incontro è in linea con gli ideali della Comunità di Sant'Egidio, che opera nelle carceri di tutta Italia.
L’obiettivo è offrire ai detenuti l'opportunità di guardare "oltre il muro", promuovendo una cultura di pace e umanizzazione.
Tale iniziativa si configura come un vero e proprio atto di riconciliazione, contribuendo a spezzare il ciclo del rancore e della vendetta.
Alla vigilia della Giornata della Memoria e dell’Impegno, celebrata il 21 marzo, l’incontro ha rappresentato un gesto simbolico di impegno civile e sociale.
È un invito a credere in un domani in cui dialogo e educazione possano guidare il cambiamento, trasformando il dolore in una lezione di vita e speranza.