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Brenda Paolicelli scomparsa da Bollate: l'ombra di Emanuele De Maria e i misteri dietro la "non evasione"

Da Bollate svanisce nel nulla Brenda Paolicelli. Non un'evasione, ma una "scomparsa" che riaccende i riflettori sul carcere modello e su un'inquietante pista investigativa: un possibile collegamento con il tragico caso di Emanuele De Maria. Cosa sta succedendo dietro le sbarre?
31 maggio 2025 di
Brenda Paolicelli scomparsa da Bollate: l'ombra di Emanuele De Maria e i misteri dietro la "non evasione"
L R
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Un nuovo caso scuote il carcere di Bollate, a Milano. Brenda Paolicelli, detenuta di 45 anni in regime di semilibertà, non ha fatto ritorno in cella mercoledì mattina. 
Inizialmente etichettata come "evasione", la sua vicenda assume contorni più oscuri, tanto che ora si parla ufficialmente di "scomparsa". 
Un dettaglio non da poco, che apre scenari inquietanti e che sembra confermare un'intuizione che noi di liberazioneanticipata.it avevamo sollevato tempo fa: un possibile, drammatico filo rosso con il caso di Emanuele De Maria.

Chi è Brenda Paolicelli e perché si parla di "scomparsa"?


Nata a Torino, Brenda Paolicelli stava scontando una pena per reati predatori, con un fine pena previsto per il primo luglio 2028. 
Beneficiava dell'articolo 21, il cosiddetto lavoro esterno, un'opportunità di reinserimento che, nel suo caso, si è interrotta bruscamente. La sua assenza è stata notata immediatamente, ma la definizione di "scomparsa" suggerisce che le autorità potrebbero non essere di fronte a una fuga pianificata, bensì a qualcosa di più complesso e, forse, più sinistro. 
Perché una donna vicina alla fine della pena dovrebbe fuggire, se non costretta?

L'ombra di un compagno violento e una sparizione parallela


A infittire il mistero, c'è la contemporanea sparizione del compagno della Paolicelli. L'uomo, affidato in prova ai servizi sociali, è descritto come una figura violenta
Fonti interne rivelano che la donna sarebbe rientrata più volte in carcere con evidenti lividi, sollevando il terribile sospetto che potesse essere vittima di abusi. 
Questa coincidenza temporale e il profilo del compagno sono elementi cruciali sui quali gli inquirenti stanno certamente concentrando la loro attenzione. 
La domanda sorge spontanea: Brenda Paolicelli si è allontanata volontariamente o è stata portata via contro la sua volontà?

Il fantasma di Emanuele De Maria: da intuizione a pista investigativa


Quello che inizialmente sembrava solo un nostro cauto parallelismo, oggi pare essere diventato una pista concreta per gli investigatori
Il caso di Emanuele De Maria, il detenuto di 35 anni evaso sempre da Bollate, che culminò con l'omicidio della collega Chamila Wijesuriya, l'accoltellamento di un altro collega e il suo suicidio dalle terrazze del Duomo, aveva già scosso profondamente l'opinione pubblica e il sistema penitenziario.

Noi di liberazioneanticipata.it avevamo sottolineato come la gestione di certe situazioni potesse portare a epiloghi tragici. Ora, la scomparsa di Brenda Paolicelli, e le circostanze che la circondano, non possono non far temere, come sottolineato anche dal sindacato SAPPE, un "secondo caso De Maria".

Bollate nel mirino: un sistema in crisi o episodi isolati?


La scomparsa di Brenda Paolicelli è il terzo episodio critico per il carcere "modello" di Bollate in pochi mesi. 
Prima il caso del cittadino Rumeno, lavorante all'esterno, che ha fatto perdere le proprie tracce nel Dicembre 2024, poi il terrificante caso di De Maria e adesso la scomparsa della Paolicelli.

Questo, come ribadito già da noi di liberazioneanticipata.it, potrebbe mettere in discussione l'Art. 21, il che sarebbe un ulteriore disastro nell'ambiente penitenziario ma come ben sapete a questo Governo, interessa davvero poco del reinserimento dei detenuti.

Mentre le forze dell'ordine sono impegnate nelle ricerche di Brenda Paolicelli e del suo compagno, gli interrogativi si moltiplicano. 
La vicenda di Brenda è legata a quella di Emanuele De Maria più di quanto si pensi? 
La sua "scomparsa" è frutto di una scelta o di una coercizione? 
Le indagini sono solo all'inizio, ma la speranza è che si faccia luce al più presto, per la sicurezza della donna e per comprendere realmente cosa sta accadendo al carcere "modello" di Bollate.

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