L’avvocato Venafro ha messo al centro della nota inoltrata all’ufficio del garante del Lazio ed alla dirigente struttura della città martire lo stato in cui si trovano i detenuti: “Dopo alcuni colloqui tenuti con i miei assistiti presso la casa circondariale di Cassino, ho potuto apprendere che gli stessi unitamente ad altri detenuti vivono in uno spazio angusto, privo di acqua calda e riscaldamento; inoltre non hanno neppure le strutture idonee e sufficienti a garantire una vita quotidiana dignitosa; gli stessi vengono chiusi all’interno delle celle di esigue dimensioni per l’intera giornata, non potendo usufruire di quelli che sono i diritti dei detenuti di accedere alle strutture preposte alla riabilitazione degli stessi, come la possibilità di effettuare attività sportive o ludiche. Non adeguata appare anche l’assistenza sanitaria ed infatti a tal riguardo vi sono numerose lamentele“. Alla luce di ciò l’avvocato ha chiesto che vengano effettuate le dovute verifiche all’interno della struttura.
Condizioni delle carceri: sale il grido di allarme. Chieste verifiche a Cassino
21 febbraio 2025
di
Ramy